I tempi di conservazione delle informazioni cambiano a secondo delle situazioni del rapporto di credito. Per quando riguardono le richieste di finanziamento i dati vengono conservati per 180 giorni dal giorno della richiesta, per i rapporti non conclusisi per rifiuto o rinuncia i dati vengono custoditi per 30 giorni dal giorno dell’ultimo aggiornamento, per i prestiti finiti regolarmente i tempi di conservazione delle informazioni sono pari a 36 mesi dalla dal giorno del termine del rapporto, per le morosità non sanate, i tempi di conservazione dei dati sono pari a 36 mesi dal giorno di scadenza del contratto o di ultimo aggiornamento.
Per quanto concerne le informazioni sui ritardi di pagamento regolarizzati, i tempi di conservazione sono pari a 12 mesi a partire dalla trasmissione al Sic della regolarizzazione per ritardi fino a due mesi oppure due rate, e di ventiquattro mesi per quelli oltre tre mesi oppure rate.
E’ rilevante sapere che i tempi previsti per la conservazione delle informazioni creditizie sono regolati dalla normativa. Quindi una volta terminato il tempo i SIC provvedono in modo automatico ad eliminare i dati, senza che il cliente debba prodigarsi a farlo e senza alcun costo da sostenere da parte di quest’ultimo.
Capita, tuttavia, che in Italia ci siano ancora società che offrono in maniera truffaldina, servizi di cancellazione a pagamento, a fronte di un corrispettivo alquando elevato, approfittando della modesta conoscenza delle persone del meccanismo di funzionamento dei relativi sistemi di informazione creditizia.
Per arginare la questione da qualche anno Crif, in accordo con alcune associazioni di consumatori, sta diffofendo una corretta informazione in ordine al sistema di cancellazione dei dati creditizi, educando i cittadini verso una maggiore in riguardo ai propri diritti.