Prestiti Inpdap: scomparse rate pagate.

Alcuni anziani pensionati Inpdap, dopo aver fatto richiesta di piccoli prestiti inpdap di importo di qualche migliaia di euro da rimborsare attraverso piccoli addebiti mensili sulla pensione, alcuni pensionati Inpdap sono stati raggiunti da una lettera nella quale la banca  di riferimento ordinava di pagare, in un sola tranche ,6 mensilità di rate arretrate.
Ciò è accaduto nonostante vi fosse stato l'addebito sulla pensione, regolarmente eseguito, come dichiarato dagli ex dipendenti iscritti all’Inpdap. Da canto suo l’Inpdap ha dato spiegazioni in merito alla vicenda sostenendo che l’accaduto è dovuto al fatto che il pensionato Inpdap non ha provveduto a  versare all’istituto di credito la rata concordata .
E’ successo ancora in passato che una pensionata Inpdap aveva fatto richiesta di un prestito Inpdap di lieve portata, quasi 7.000 euro per poter sostenere alcune spese inaspettate.

L’ex dipendente Inpdap, ottenne dalla Banca Nazionale del Lavoro un tasso agevolato assicurato dalla stessa banca, che gli avrebbe consentito di rimborsare l’importo a lei concesso con rate di quasi 150 euro al mese. Ricevendo dall’Inpdap, una pensione  da 800 euro, per la pensionata sarebbe stato la rata massima alla quale potesse far fronte.

La somma veniva regolarmente trattenuta dalla pensione ma ad un certo punto , la Bnl manda una lettera alla signora ordinandole di pagare 6 mensilità  di arretrati  non onorate.

Il dubbio della pensionata Inpdap, come quello di altre pensionate legate alla stessa vicenda, è che l'Inpdap abbia effettuato il versamento alla banca con ritardo.

La risposta dell’Inpdap data alla pensionata Inpdap tende a tranquillizzare la persona, sostenendo che si tratta di un sbaglio di comunicazione tra l’Inpdap locale di Pistoia e la Banca Nazionale del Lavoro con la quale è stata stipulata una convenzione. In particolare è successo che in conseguenza del citato errore nelle comunicazioni, gli importi sono stati assoggettati in accredito ad un'altra società del medesimo gruppo. Tuttavia l’inconveniente provocato dall’Inpdap e già stato risolto dal medesimo ente che ha provveduto ad effettuare l'accredito  il 16 novembre scorso e la Banca Nazionale del Lavoro potrà così verificare la corretta situazione già dal prossimo mese di dicembre.