PANORAMA DELLA MOBILITA’ DEI MUTUI IN VIRTU’ DELL’ENTRATA IN VIGORE DELLA NUOVA NORMA RELATIVA ALLA RINEGOZAZIONE, SURROGAZIONE, E TRASFERIBILITA’ DEI MUTUI
La percentuale di mobilitá dei mutui nel nostro paese rimane molto irrisoria e si stagna vicino al 7,7% annuo contro una media europea tra 25% e il 28%. Il quadro fornito dal Garante per la concorrenza di mercato è quello riferibile ad alcuni mesi.
Il Garante ha fatto ricorso ad un caso in cui il consumatore per rinegoziare il suo mutuo e risparmiare 1000 euro all'anno per 8 anni si era visto chiedere dalla suo istituto di credito un anticipo di 5.000 €. .
In un altro caso invece, un tizio non era riuscito a farsi cancellare l'ipoteca, per non chiedere l’ausilio del notaio, questi era andato dall’avvocato, al fine di promuovere un'azione legale. Risultato finale: il tizio ha perso la causa e poi è dovuto andare dal notaio che prima aveva prerito evitare.
A questo punto il Garante ha dichiarato: “se vi è una surrogazione il mutuo rimane quelllo, a che serve quindi fare un'istruttoria su un'ipoteca se l'ipoteca è ancora quella di primo grado?”.
Secondo ricerche effettuate da Altro Consumo risulta che per in merito alla trasferibilitá senza costi riferibile alla legge Bersani, solo 2 banche su 40 applicano la portabilitá, causando un danno per i clienti che hanno accesso un mutuo nel corso dell’anno 2007 di circa 4,5 milioni di euro, affrontando, quindi, costi non previsti dal decreto Bersani, ma che potrebbe raggiungere i 9 milioni di euro se la percentuale dei mutui surrogati corrispondesse con il numero complessivo dei mutui sostituiti, che riguardano il 15% dei mutui erogati l’anno 2007.