Mutuo a tasso fisso o il mutuo a tasso variabile?
Il calo del tasso sui mutui variabili portato a 1,75%.
Se consideriamo un mutuo a tasso variabile per un'importo pari 125.000 €. a venti anni, il taglio della Banca Centrale Europea determinerà una riduzione delle rate mensili che va dai 400 €. ai 435 €. annui che tradotti per ciascuna mensilità sarà pari a 35 €. In totale saranno 2.000.000 i nuclei familiari nel nostro paese che optando per la sottoscrizione di un mutuo a tasso variabile risparmieranno 456 milioni .
I 35 euro che si andranno a risparmiare sulla rata mensile si aggiungono quindi ai circa 200 euro, frutto delle riduzioni dei tassi applicati dalla BCE dal mese di ottobre . In definitiva una famiglia con un mutuo del valore compreso tra i 100 €. e i 125 mila €. a confronto di quanto si pagava nel mese di ottobre si risparmiano quasi 230 euro.
La situazione che si registra è quella di una progressiva riduzione dei tassi euribor sui quali sono calcolati le rate dei mutui a tasso variabile. Giovedì 5 marzo 2009 è stato realizzato il nuovo primato del ribasso dei tassi euribor, ribasso pari a 1,75% per l'Euribor a tre mesi.
Non era mai accaduto che il tasso euribor era calato a minimi così bassi dall'entrata dell'euro. Il livello più basso era stato difatti toccato tra l'anno 2003 e l'anno 2005, periodo nel quale di manifestò una crescita lenta dell'economia e l'Euriob si posizionò tra il 2% e il 2,2%. In base alle previsioni degli esperti, il ribasso del tasso euribor al di sotto del 2% , rappresenta un ulteriore campanello di allarme di cattivo stato dell' economia. Sempre il giovedì 5 marzo 2009, l'Agenzia delle Entrate ha fissato le procedure per la comunicazione agli istituti di credito e agli intermediari finanziari di coloro che hanno contrattato un mutuo a tasso variabile, sulla scorta delle informazioni prese dall'anagrafe tributaria. Ciò al fine di rilevare se posseggono i requisiti per beneficiare del rimborso parziale delle rate che nelle mensilità precedenti hanno oltrepassato la soglia del 4%. Tali informazioni potranno essere richieste alle banche. La BCE, sempre in data 5 marzo 2009, ha informato che nei successivi mesi i tassi euribor potranno ulteriormente abbassarsi. E in base a molti esperti un nuovo taglio verrà effettuato in estate. Non è dato sapere cosa accadrà dopo l'estate. Alcuni analisti prevedono una crescita dell'inflazione e quindi un aumento dei tassi. Per conoscere cosa ci attenderà in futuro occorre aspettare l'anno 2010. Il tema non coinvolge soltanto coloro che hanno stipulato un mutuo a tasso variabile ma anche coloro che hanno sottoscritto un mutuo a tasso fisso. Attualmente i mutui sono concessi con interessi nella misura tra il 5% e il 5,5%.
Nel caso in cui il livello dovesse abbassarsi ulteriormente potrebbe essere vantaggioso effettuare la rinegoziazione del mutuo o altrimenti utilizzare la portabilità prevista dai decreti Bersani per richiederne uno nuovo e più vantaggioso ad un'altro istituto di credito.